domenica 12 ottobre 2014

Pensionati sull’orlo della crisi: Disagio sociale e impoverimento per il 44% di loro

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Le condizioni di disagio sociale e impoverimento dei pensionati si stanno aggravando a causa della pressione fiscale e dell’insufficiente adeguamento delle pensioni al costo della vita.

L’aumento delle addizionali locali e il mancato recupero del drenaggio fiscale hanno ridotto il potere di acquisto soprattutto per i 7,4 milioni di pensionati, il 44% del totale, che vivono in semipoverta’ con una pensione inferiore a 1.000 euro lordi mensili.

Questo il quadro che emerge dal rapporto sul potere di acquisto delle pensioni dal titolo “Politiche fiscali, indicizzazione e progressivo impoverimento delle pensioni” realizzato dal Cupla in collaborazione con il Cer – Centro Europa ricerche – presentato oggi al Teatro Quirino di Roma.

“Pensioni d’oro? “Qui, di certo, non le abbiamo mai viste”, chiarisce subito il presidente del Comitato Unitario Pensionati Lavoro Autonomo (Cupla), Renato Borghi.

L’impoverimento dei pensionati – si legge nel rapporto supportato da una approfondita analisi che tiene conto dei mutamenti delle regole di indicizzazione delle pensioni dalla riforma Dini (1995) ad oggi – non e’ solo un effetto del crescente peso del fisco. Il meccanismo di adeguamento annuale del valore delle pensioni all’inflazione non ha protetto ne’ le pensioni di importo basso, ne’ quelle di importo medio e alto.

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