Ticket troppo onerosi, difficoltà d’accesso alle cure, liste d’attesa lunghissime: ecco i risultati del XVII rapporto “Sanità in cerca di cura”
Chi ha bisogno di una mammografia deve attendere, in media, 14 mesi. Per un elettrocardiogramma ne devono passare 9. Per chi ha la sfortuna di doversi operare di ernia del disco o varici, il tempo di attesa è di 2 anni (parliamo di ospedali pubblici, chiaramente). È uno dei problemi che emergono dal 17° Rapporto Pit Salute “(Sanità) in cerca di cura”, presentato oggi a Roma dal Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva. Nel rapporto si segnalano, in particolare, tutte “le difficoltà economiche, i costi crescenti dei servizi sanitari e le difficoltà di accesso” che, addirittura, “spingono i cittadini a rinunciare alle cure e sacrificare la propria salute”. In effetti, raccontano da Cittadinanzattiva, la situazione della sanità pubblica italiana è abbastanza sconfortante. Delle oltre 24mila segnalazioni arrivate nel 2013, quasi un quarto riguarda la difficoltà di accesso alle prestazioni sanitarie, determinata da liste d’attesa troppo lunghe, ticket troppo costosi e dall’intramoenia insostenibile (cioè l’attività svolta dai medici in forma privata all’interno di strutture pubbliche).
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